IL GIOCO DEGLI SCACCHI al Centro Educativo João Paulo II

È noto che i giochi di scacchiera hanno come loro essenza lo spirito di competitività e il profondo rispetto per gli avversari.

La proposta di utilizzare gli scacchi come strumento pedagogico presso il Centro Educativo João Paulo II nasce dal proposito della professoressa di matematica, Adriana, di lavorare sulla capacitá logica degli alunni, durante il Corso di matematica intermediaria. Il gioco degli scacchi stimola un interessante percorso di apprendimento, in quanto è un gioco che richiede concentrazione, l´elaborazione di decisioni e di strategie, il che rende indispensabile l’utilizzo del ragionamento logico per eseguire mosse che possano determinare l´esito della partita, oltre alla necessità di gestire la propria emotivitá.

Essere coinvolti in un mondo di giocatori di scacchi genera un impatto trasformativo non solo sul piano cognitivo, ma anche sociale dello studente. La proposta lanciata dalla classe ha suscitato curiosità tra tutti gli studenti del Centro Educativo João Paulo II e il loro interesse per imparare a giocare a scacchi ha motivato l’organizzazione del 1° Torneo di scacchi del João Paulo II, al quale tutti gli alunnidel Centro potevano iscriversi. 

Man mano che gli studenti della classe di Matematica imparavano a conoscereil gioco degli scacchi, imparando i movimenti dei pezzi e alcune semplici mosse, hanno iniziato a diffondere ]il gioco tra i loro compagni di classe, creando una vera “febbre degli scacchi” che ha finito per coinvolgere tutti i ragazzi e le ragazze del Centro Educativo. 

In poco tempo si sono costruiti pilastri che promuovono valori di condivisione, spiritualità, cordialità, rispetto per gli altri e, ovviamente, una sana competitività, oltre a scoprire potenzialità e individuare competenze che non erano evidenti persino agli stessi studenti. L’impegno degli studenti e anche degli insegnanti che sono stati coinvolti nel processo ci porta ad analizzare i risultati dell’intero processo in generale come molto positivi e risveglia il desiderio di continuare le attività che utilizzano gli scacchi come strumento pedagogico.

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